La "Capu te Santu Ronzu"
LA CAPU TE SANTU RONZU (A cura di Danilo Dumas)
Zara, 26 agosto 2017
LETTERA AI LECCESI.


Zara, 26 agosto 2017
LETTERA AI LECCESI.
Oggi
in onore della ricorrenza della festa di Sant' Oronzo ( 1° vescovo
della città di Lecce e Santo romano, Rudiae, 22 - Lecce, 26 agosto 68)
voglio regalare con ardore ai leccesi, una mia piccola ricerca.
È
dal 2015 che vengo in vacanza a Zara, ma solo qualche mese fa sono
venuto a conoscenza della reliquia della " capu te santu ronzo ",
custodita nella cittadina croata. Così, senza farmi sfuggire l'occasione, con vivo amore, " amor et viveret ", mi sono immerso nella ricerca della
maestosa e misteriosa reliquia.
La
reliquia è contenuta in una cassettina presso il museo di arte sacra gestito dalle suore
benedettine,
adiacente alla chiesa di Santa Maria di Zara.
Individuato
il posto, giovedì 24 agosto alle ore 17:00, eccomi con gioia all'interno
del museo. Dopo un breve giro tra varie reliquie e oggetti sacri in
oro, finalmente davanti ai miei occhi appare il tesoro tanto amato e ricercato
da noi salentini... Nonostante il divieto, non riesco a resistere alla tentazione e inizio a fare un paio di
foto, contemplando nello stesso tempo le scritte incise
sulla prestigiosa cassettina. Un lato dell' urna reca impressa un'
iscrizione: " CAPUT SANCTI ORONTII MARTIRIS ", mentre la piastrina
in basso recita : " SERGIUS F MAI NEPO SZALLAE FECIT HANC CAPSAM
SCOCAPITI ARONTII MARTIRIS" ( Sergio, figlio di Maio, nipote di
Zalle, fece scolpire questa capsula per il capo di Sant'
Oronzo). Davanti alla cassettina vi sono 10 figure di
Santi, mentre sopra la chiusura, vi é inciso uno scudo araldico con 5
punte, che è l'arme familiare di Giambattista castromediano, vescovo di
Lecce nella prima metà del 500 [...].
Una
suora presente all'interno del museo, mi ha raccontato: " abbiamo
pochissime informazioni sulle origini, ma la cassettina di Sant' Oronzo
come la maggior parte delle reliquie in esposizione, erano custodite ad
Aquileia (Friuli-Venezia- Giulia ) già dal 1° sec. d.C.. Era una grande
metropoli per la Chiesa Cristiana e un importante centro di traffici e
scambi con tutto il Mediterraneo, diventando tra il 300 e il 400 la
seconda chiesa d'Italia dopo Roma. Un' epoca in cui si era soliti mettere
al sicuro nelle catacombe d' Aquileia, tutte le reliquie cristiane. Gran parte di esse, furono trasportate a Zara nella metà del VII sec.
d.C. attraverso l'antica via Flavia, per opera del vescovo, il quale era
appassionato di reliquie e oggetti sacri, ritenendo la città di Zara una
massiccia fortezza a protezione dei tesori della Chiesa". [...].
Un anziano parroco incontrato nella cattedrale invece ha aggiunto: "una leggenda narra che la cassettina in legno ed altre reliquie
arrivarono a Zara da Aquileia intorno alla metà del VII sec. d.C.,
insieme al corpo di San Crisogono, attualmente patrono zaratino. La
cassettina fu rivestita in lamine d'argento nel XI sec. d.C., da parte
del giudice Sergio in devozione al santo. Sembra che gli sia apparso una
notte in sonno, facendolo guarire miracolosamente da una grave malattia".
Il parroco inoltre, ha precisato che il 22 gennaio a Zara si celebrano i festeggiamenti in onore di sant' Oronzo.
Ho provato veramente un'emozione immensa nell'apprendere queste informazioni che prima ignoravo completamente, anche se rimangano ancora tanti misteri intorno a questa vicenda. Alla fine il mio desiderio, e credo anche quello di molti leccesi, sarebbe quello di riportare nella sua città natale la " capu te santu Ronzo". Per questo e soprattutto per far luce su questa misteriosa storia, presto spedirò una missiva in Vaticano, sperando di ottenere ulteriori delucidazioni sul nostro ben amato patrono di Lecce.
Un abbraccio sincero a tutti.
Dumas Danilo.


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